Passa professionista nel 2000, anno in cui comincia a frequentare il circuito dei futures, categoria in cui comincia a conquistare i primi tornei dalla stagione successiva quando da agosto in poi passa ai challenger dove si dimostra subito competitivo con una finale e due semifinali, tanto da terminare l'anno alla 212º posizione del ranking. Nel 2002 pur non raccogliendo risultati esaltanti continua la sua crescita, vincendo anche un challenger a Maia in Portogallo. Dal 2003 comincia a calcare i palchi più prestigiosi dei Masters Series e dei tornei dello Slam debuttando al Roland Garros e Wimbledon arrivando in entrambi i casi al terzo turno entrando così per la prima volta nelle prime 100 posizioni del ranking.
Il 2004 è un anno di transizione, non coglie particolari risultati tranne la semifinale di Scottsdale, ma dalla stagione successiva complici le semifinali conquistate a New Haven, Bucarest e i quarti di Sopot, Kitzbühel, ma soprattutto al Roland Garros, sale un altro scalino e tocca la 35º posizione del ranking, ma complice un infortunio ad una costola perde tutto il 2006 e così nel gennaio del 2007 deve ripartire dalla 759º posizione.
Grazie alle wild card e ai successi dei tornei challenger torna ben presto a frequentare tornei più importanti e a settembre gioca la sua prima finale ATP in carriera a Bucarest, perdendo in tre set da Gilles Simon, chiudendo l'anno intorno alla settantesima posizione dopo averne recuperate quasi 700.
Nel 2008 si qualifica per la semifinale a Kitzbühel e San Pietroburgo, viene eliminato al primo turno ai Giochi olimpici di Pechino e conquista il primo torneo ATP della carriera a Gstaad.
Nel 2009 torna sui livelli raggiunti quattro anni prima rientrando nelle prime quaranta posizioni del ranking.
Nel torneo di Wimbledon 2010 gli viene inflitta una multa di 15 000 dollari per condotta antisportiva.[1]